venerdì 1 ottobre 2010

martedì 24 agosto 2010

vacanze_1


appena rientrata dalle cortissime due settimane di ferie...e quasi non mi sembra di essere mai andata via, ma quanto lavoro ho?!?!
e che fatica cercare di migliorare lo stile fotografico di questo mio povero, bistrattato, e spesso trascurato blog?
Inizio a postare queste foto, e poi continuerò in settimana...... Welcome on board, ship leaving to the Amalfi Coast..

martedì 20 luglio 2010

L'estate della mia infanzia


Ultimo post inserito il 30 Giugno...certo che mi sto proprio dando da fare eh? 1 post al mese mi sembra un'ottima media...purtroppo il tanto tantissimo lavoro ed il caldo soffocante la fanno da padroni nella mia vita ultimamente, ed è così che alcune meraviglie si realizzano, tra cui, in ordine sparso: convivo con il mo fidanzato, ma quasi mi sembra di vivere da sola, talmente abbiamo orari diversi e pari, massiccie moli di lavoro; le mie occhiaie fioriscono come la graminacea sul prato all'inglese dei miei genitori, dandomi ogni giorno un'espressione vissuta e da grande intellettuale.. (mettiamola così..); il morboso caldo di questa amata/odiata Umbria mi costringe e restare sveglia fino a tarda notte, rigirandomi nel letto con il materasso che, invece di essere carino e venirmi incontro nel risolvere questo disagio, sembra essersi messo anche lui d'impegno a rovinarmi le nottate, plasmandosi sul mio corpo manco fosse pasta sfoglia attorno al ripeno di wurstel e funghi..

Ma il caldo è anche ricordo, e viaggi lontani nella mia infanzia, quando l'estate era ancora una stagione..e le stagioni venivano seguite dai contadini, miei nonni, e producevano delizie inenarrabili nell'afa soffocante e terrosa dell'orto: le zucchine.

Le zucchine non hanno mai costituito una componente basilare della cucina barbaricina (cfr. Barbagia) e praticamente posso affermare con certezza che esse non sono inserite, nè volutamente nè per errore in nessuno dei ruspanti contorni olianesi di mia conoscenza: troppo delicate forse, per poter essere servite accanto ai decisi piatti della tradizione.
Ed ecco così che le nostre nonne si inventarono questa ricetta, per rendere giusto omaggio a questo trascurato ortaggio, protagonista delle nostre estati ricche di vento rovente, che portava con sè tristi racconti di incendi nei boschi non troppo lontani dalle porte del paese.

Mentre vi scrivo, mi torna ancora in mente quell'odore, inconfonbibile, di frittura aromatica, che impregnava in quei giorni i muri, la calce, i quadri e le stoffe nella casa della mia amatissima nonna...e mi rivedo piccola, vispa e con gli occhi grandi e pieni di sogni..


Cocconeddos de cuccuvrikedda (frittelline soffici di zucchine)

zucchine
latte
acqua frizzante
farina
sale
menta, secondo il proprio gusto
olio extravergine d'oliva

non ci sono dosi per questa ricetta che segue le proporzioni della saggezza e dell'esperienza, quelle, cosiddette, "a occhio".

Lavare le zucchine, tagliarne il picciuolo e grattuggiarle per ridurle in una polpa grumosa e succosa, con una normale grattugia da cucina.
Insaporire le zucchine con sale e menta secca sbriciolata, aggiungere 2 o tre cucchiai di farina, ed allungare con un misto di latte ed acqua frizzante, fino ad ottenere un composto omogeneo, di consistenza a metà tra il solido ed il liquido.
Versare l'olio in una capiente padella di ferro, e portare a temperatura di frittura.
Versare l'impasto con l'aiuto di un ramaiolo, spostando lo stesso in senso longitudinale durante l'operazione di "mescita" dell'impasto =P , per ottenere delle frittelle dalle forma oblunga.
Friggere per pochi minuti da entrambi i lati, far asciugare su carta assorbente e servire (sono buone appena fatte, eccellenti se lasciate raffreddare per qualche ora).



mercoledì 30 giugno 2010

It's tea time..Brighton e i ricordi...del Cavolo!


Brighton...pioggerellina fine come un velo che puntuale arrivava alle 5 di ogni pomeriggio..le galosce di gomma rosa con i fiorellini azzurri, gli scarponi bagnati dalla neve.. le tempeste di vento e le onde che schiantandosi sui piloni creavano altissimi muri d'acqua oltre le banchine della marina....

Quando mi sono trasferita in Inghilterra la mia ossessione per lo sperimentare lo stile di vita british era al suo apice..pertanto, ogni scusa era buona per trovare in continuazione misture a volte improponibili da mettere sotto le mie fauci affamate! =D
E quindi ....via libera a fish and chips unti sul lungomare..mashed potatoes a cavolfiori lessi (??!?!),il sunday roast con la cranberry sauce e i misteri del "parsnip" (ma che ortaggio era?!?!), la carrot cake..ma niente, niente mi ha mai potuto affascinare più del... Tea Time!!

E quindi, ogni settimana via libera ad una nuova Tea House...fra classici ritrovi di rose e chintz in posti speciali nei quali il kitsch veniva elevato a pura arte!

Essendo questo il rituale preferito della mia vita inglese, come potevo non scegliere, per le celebrazioni della festa cavolesca, la splendida libro-cavolo-ricetta dei meravigliosi, impareggiabili delizioserrimi SCONES??
Piccoli capolavori dell'arte bianca d'oltre-manica, diventano armi contundenti se scagliati, freddi, verso il primo malcapitato che vi si para davanti! =P
A parte le baggianate, evitate assolutamente di consumarli freddi, sarebbero più duri e davvero poco gradevoli...scaldateli invece, facendo sprigionare tutti gli aromi di latte e burro...!


Scones all'uvetta:
500g farina 300ml latte 160g uva passa 110g burro 2 cucchiai di lievito per dolci (ne ho usato 1 bustina..) 2 cucchiai zucchero 1 cucchiaino di sale
1
uovo

setacciare insieme farina, sale e lievito; unire il burro spezzettato in tocchetti e lavorare sbriciolandolo nella mistura; aggiungere l'uvetta e il latte e continuare a lavorare l'impasto che diverrà sempre più sodo.
Stendere l'impasto su una spianatoia infarinata e ricavare dei piccoli tondi con un coppapasta di diametro 5 cm circa.
Posizionare gli scones su una teglia coperta di carta da forno, a piccola distanza l'uno dall'altro..spennellarli con l'uovo sbattuto e farli cuocere per 15 minuti circa sul forno a 200 gradi (io ho messo il ventilato e ne sono bastati 10!!)






Sopra, il mio risultato, e la foto di un povero e poetico insetto sulle mie margherite..I miei scones sono venuti un pò abbronzati, diciamo, ma sono ugualmente deliziosi..sopratutto se gustati, come farò domattina, con una marmellata casalinga di mandarini e curd di limoni di Sicilia...Buon Tè delle 4 a tutti!
(ebbene si, in Inghilterra il Tè è alle 4, le 5 sono l'ora italiana!!)

sabato 12 giugno 2010

Ricette per la felicità, quando il sorriso è a portata di ricordo..




Il caldo qui è soffocante, nel cuore verde d'Italia, e sono nella mia piccola e luminosissima cucina a bramare un pò di frescura...finalmente è sabato, ma il pensiero di una nuova settimana in ufficio all'orizzonte fa annuvolare tutti i miei pensieri felici..vorrei scappare da queste persone insulse con le quali mi interfaccio ogni giorno, ma sono intrappolata qui (maledetti euro...!) e il broncio mi assale.....quale miglior giorno per sperimentare una "Ricetta per la felicità" ? =)
Grazie a Juls ed a Macchine Alimentari, ho l'opportunità di raccontare la mia, ed il perchè della forza evocativa di gusti e colori, che ci riportano ai momenti felici della nostra vita viaggiando sul filo dei ricordi...
Questa ricetta viene dal mio passato recente, e mi riporta in un ambiente caldo, dentro una stretta ed alta casa di legno a 4 piani, sul lungomare di Brighton di fronte al grigio Mare del Nord che costutuiva una presenza costante, qualcuno con cui "parlare" e che rifletteva sempre, in qualche modo, il mio stato d'animo.
Questa ricetta parla di risate , di diverse nazionalità, di cene a tema il sabato sera, di incontri veloci, di amicizie per la vita, di persone che scappano, di persone che arrivano, di persone che tornano, di persone che partono per sempre.
Questa ricetta parla della mia Inghilterra, di Brighton, della famiglia lontani da casa al Baggies Backpackers, dei 4 mesi più freddi, difficili ma belli e intensi della nostra vita.


Banoffee Cheesecake (per 8 persone)

160 gr di biscotti frollini
80 gr burro
2 lattine di latte condensato (ciascuna 400 gr circa)
600 gr ricotta vaccina
4 foglietti colla di pesce (circa 10 gr)
3 banane


Il giorno prima della preparazione del dolce: mettere 1 lattina di latte condensato dentro una pentola, ricoprirla d'acqua, portare ad ebollizione e far "cuocere" per 5 ore; il latte condensato cuocendo si trasformerà in un delizioso toffee soffice, vischioso e brunito, insomma, il tipico sapore del caramello mou che "incarta" le papille!!! =)
Far raffreddare la lattina prima di aprirla.
Una volta aperta, il composto va versato in una ciotola e sbattuto energicamente con una frusta, per "rompere" i macro-accumuli e omogeneizzarlo bene.

Frullare i frollini fino a farli diventare una farina spessa.
Far scigliere il burro in un padellino e impastarlo con la farina di frollini per creare un composto granuloso .
"schiacciare" con i palmi delle mani il composto dentro una teglia a cerniera del diametro di 20 cm, per creare la base del dolce.

Mettere a mollo la colla di pesce in acqua fredda, lasciarla riposare per 10 minuti circa, poi strizzarla a farla sciogliere in pentolino per 1 minuto circa,con un cucchiaio d'acqua.
Con lo sbattitore, sbattere la ricotta finchè diventa spumosa, e aggiungere a filo 1 lattina di latte condensato e la colla di pesce fatta sciogliere.
Tagliare a rondelle 3 banane.
Spalmare sulla base di biscotto un sottile strato di crema di ricotta e creare al di sopra uno strato con le banane.
Ricoprire di crema, livellare battendo leggermente la teglia sul ripiano della cucina, e lasciare in frigo per 1 notte.
Servire a fette "incamiciando" ciascuna fetta con il toffee.

venerdì 30 aprile 2010

Back in town


Uff... ma quanto tempo è passato dall'ultimo, gioioso post?
Troppo anche per i miei gusti...e non posso nascondere che i cambiamenti succedutisi in questi "soli" 4 mesi sono stati epocali...in effetti, da quando sono tornata in Italia, mi è sembrato insensato continuare a scrivere qui...quali cose belle potrei più raccontare, ora che abbiamo lasciato il nostro Paese dei Balocchi lassù..

(http://toolserver.org/~geohack/geohack.php?pagename=Brighton&language=it&params=50_50__N_00_08__W_)


eppure, rileggendo il mio post sul brooming mi sono accorta che, nonostante tutto, anche ora ho tante cose belle per cui essere felice..ed anche se nella vita praticamente niente scorre come da programma, a volte è piacevole trovarsi spiazzati dalle inattese sorprese che ti riserva...!
Buon week-end, vita!
Dopo l'ufficio scappo a Follonica, e poi...si ricomincia!

sabato 9 gennaio 2010



1,5 k (eh si, ormai anche qui in UK si usano i grammi..) di farina bianca, categoria "pastry flour" (pubblicherò un post sulle farine, qui ce n'è un'offerta tanto ampia da lasciarti disorientato..)
1.09 £

1 confezione di dried yeast (lievito di birra secco)
1,45 £

350 ml di "tap water" (acqua del rubinetto)
0,00 £

1 teaspoon di salt (1 cucchiaino di sale, preso dal mio giga-barattolo)
0,004 £

la soddisfazione di farmi i paninetti nel forno a gas del Baggies, e di sentire che sono pure buoni, non ha prezzo!

Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto, c'è la Visa Debit Card di LLoyds TBS!

=)

Buon sabato!

domenica 3 gennaio 2010

riflessioni rapide


brooming: verbo inglese che significa piangersi addosso, lamentarsi continuamente per qualunque cosa possibile e immaginabile che (mi ) succeda sul globo terracqueo.

Oggi , leggendo questo "insipiring" book ("Eat, Pray, Love di Elizabeth Gilbert) ho realizzato le seguenti massime/ verità:

1) spendo troppo tempo della mia vita "brooming"

2)devo ringraziare Dio per il lavoro da cameriera all'Hilton che ho trovato qui a Brighton perchè:
mi permette di pagare l'affitto, senza legarmi agli obblighi di un lavoro costante

3) quando lavoravo nel "Choco-Zoo" mi lamentavo delle troppe responsabilità e dei pochi soldi; qui ho sempre pochi soldi, ma zero responsabilità, che mi permettono di fregarmene delle sorti dell'Hilton Metropole di Brighton nel momento esatto in cui metto la mia scarpetta, calzata di mocassino camerieresco, fuori dal perimetro dall'Hotel

4)devo inoltre ingraziare Dio perchè questo lavoro mi lascia abbastanza tempo libero per dedicarmi alle mie attività favorite quali giardinaggio (domani finalmente vado a visitare il terreno del BHOGG, vedi post Spirito(sa) Verde), make up, cucina... oggi ho fatto tortilla con patate e cipolle, yummy yummy...!!)
Today is the day, mi sento ispirata e ho deciso di essere positiva!
Basta con le lagne!!

(Ovviamente tutto ciò non è minimamente influenzato dalle due bottiglie di rosè+cicchetto di bayleys che ci siamo bevuti+mitica playlist del Topo Group+Dave che balla con addosso un poncho fucsia da messicano reietto...)

E poi c'è chi dice che se non si esce il sabato sera si è sfigati...buon sabato sera, Baggies Backpackers!

venerdì 1 gennaio 2010

Buon anno


Lo scorso anno iniziava sotto presagi nefasti...non è stato un anno da dimenticare tuttosommato, perchè nonostante la crisi, la bolla immobiliare e il crack universale, mi ha portato tante esperienze che mi hanno aiutato a crescere, insegnandomi tanto...
la casa di via San Pio X, il lavoro ad Eurochocolate, l'indipendenza economica...
niente è stato facile, tutto è stato e sarà utile..!

anche quest'anno, come lo scorso, è iniziato al lavoro..com'è strano, praticamente non ci si rende conto del tempo che passa, le feste sono finite senza che mi sia nemmeno accorta di quando sono iniziate, ma pazienza...si spera di riuscire a festeggiare la prossima settimana andando a fare un giro a Nottingham..

Buoni propositi per il 2010..per adesso solo uno, che mi è stato addirittura imposto da Anto sotto forma di sfida: riuscire a rimettermi a dieta..e considerato che ho una busta di M&M's nascosta alla sua vista proprio sotto il cuscino del divano..diciamo che il tutto non inizia con i migliori auspici! =)

Un buono, sereno, e allegro 2010 a tutti!

(l'immagine ritrae le lanterne di carta che si lasciano volare in cielo, una bellissima usanza di fine anno che penso dovremo importare anche in italia, stanotte il cielo sopra Brighton era meraviglioso)

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